Mio marito dice che oggi non ho fatto niente. Ma non è mica vero.
Stamattina, per esempio, mi sono alzata presto che di solito non lo faccio mai.
Ho preparato il caffè e caricato la prima lavatrice.
Poi ho dato una sistemata al bagno e intanto che ero lì ho cominciato a pensare che devo preparare la casa che lunedì prossimo arriva l’imbianchino; bisogna spostare i mobili e per farlo bisogna vuotarli e già che è tutto fuori bisognerà anche dare una lavata a tutta quella roba inutile e poi bisogna trovare il posto per i nuovi bicchieri dell’esselunga.
Aspetta che ci penso. Dunque. Tre servizi da caffè per 12, un servizio da the sempre per 12, 12 bicchieri da whiskey+bottiglia da liquore+secchiello ghiaccio, due servizi da 12 di bicchieri (acqua, vino e flûte) di cui uno con 12 coppe, un servizio da 6 di bicchieri+bottiglia in vetro di murano. E poi ci sono un tot di bomboniere e ceramiche varie. E niente. Bisogna togliere, ma come si ripongono i bicchieri? Perché non posso più tenere in giro cose che in 19 anni non ho mai usato, ma son regali di nozze e mi par brutto buttarli via. Allora vediamo, potrei imballare un po’ di cose nella carta scoppiettina e metterle in uno scatolone in alto nel ripostiglio. Però bisogna fargli spazio, allo scatolone. Non so, dovrei trovare un posto nuovo alle valige. Bisognerà pensarci. Carico la seconda lavatrice e raccolgo i panni asciutti.
E poi bisogna smontare le plafoniere. Che brutte che sono. Secondo me se si potesse tingere di bianco quel cerchio nero starebbero sicuramente meglio, lo devo dire all’imbianchino, magari basta una mano di vernice. Certo che andrebbe tinta anche quella dell’antibagno. La scarpiera! Ecco devo ricordare di togliere la scarpiera che deve tinteggiare anche qui. E il frigorifero! Bisognerà spostare anche quello. Sarò meglio che lo facciamo prima noi che chissà che cosa c’è lì sotto. Poi bisogna smontare le mensole in cucina. Le mensole si tolgono senza problemi, ma la scarpiera? Non ricordo come l’abbiamo fissata al muro. Ci devo guardare. Raccolgo i panni e carico la terza lavatrice.
Pranzo, caffè e sigaretta.
Magari basta svitare due viti e la scarpiera viene via. Ma anche quella immagino andrà vuotata. Il gatto farà una gran festa. Io lo odio quel muro. Quel muro lì a cui è appoggiata la scarpiera. Dietro c’è l’appartamento vuoto da anni, quello che dovrebbe essere mio e invece no. Perché io quel muro lo abbatterei e questa verrebbe tutta zona notte, tre stanze belle grandi. Poi rifarei il corridoio e chiuderei la cucina. Lì ci viene una bella nicchia con i ripiani e davanti una poltroncina e qui si apre tutto, una bella porta grande a due battenti scorrevoli. Carico la quarta lavatrice, raccolgo i panni.
Di là ci viene lo studio, la lavanderia, una bella sala grande, una stanza per gli ospiti e il secondo bagno, magari anche il terzo. Non avrei più il problema di dove mettere i bicchieri o le valige, non sentirei più i miei figli discutere, avrei una cabina armadio e molta più luce. Però non so come si fa in questo caso con gli impianti. Si mettono insieme? Si tengono separati? E la porta di ingresso? Una la posso togliere o le devo tenere tutte e due? Magari poi chiedo a qualcuno, così, per curiosità. Son stanca adesso.
Che dici amore? La lista della spesa? No, non l’ho fatta. Avevo da fare.