Compiere gli anni in estate non è una cosa facile.
Quando ero piccola eravamo sempre in campagna.
Niente compagni di scuola, niente amichetti.
Ho un sacco di foto fatte intorno al tavolo rotondo io, lo zuccotto e i miei cugini.
Di anno in anno aumentavano le candeline sulla torta, scomparivano denti, apparivano occhiali.
Oggi le ho messe in fila. Eravamo sempre noi, di anno in anno diversi.
Poi son diventata grande e il 16 luglio faceva schifo uguale.
Gli amici sono al mare oppure sei al mare tu e il compleanno lontano da casa è complicato da organizzare.
Allora niente regali, che non si sa dove comprarli, e niente neanche quando torni, che ormai è il compleanno di qualcun altro e il tuo è già passato.
Anni di cene romantiche in posti meravigliosi, tu, tuo marito, i tuoi figli e qualche volta la suocera o la mamma. Che è bello anche così, per carità.
E poi ci son giornate come questa, giornate che sei felice anche se ti senti troppo grande.
Giornate che ricorderai per la sorpresa, per l’affetto, perché è stato tutto per te.
Giornate che sorridi come in quella foto.
Sì. Quella foto là, che abbracci il mondo.