Un armadio non è un ripostiglio.
Non funziona nello stesso modo.
Sistemare l’armadio è un orrendo viaggio a ritroso nel tempo.
Sei costretta a fare i conti con te stessa, decidere se continuare a mentire o essere sincera e dirti la verità.
Vuotare l’armadio è come una seduta di psicoanalisi, una passeggiata nell’inconscio.
Perché l’armadio ti mette davanti a tutto ciò che in te è irrazionale.
Non si spiegano in altro modo i capi di vestiario che ancora conservi, che non sai come son finiti lì dentro e che mai e poi mai in uno stato di lucidità avresti comprato.
Non si spiega perché metà dei vestiti che hai sono di due taglie in meno rispetto a quella che porti.
Non si spiegano le decine di gonne, che tu la gonna non la metti mai, e neanche il numero sconsiderato di giacche.
Insomma, apri l’armadio e scopri che non sai chi sei e, in verità, neanche chi eri.
Allora ti siedi sul letto e provi a parlarti, cerchi di ragionare.
Che senso ha che tieni ancora quel vestito taglia 38 che tanto lo sai che non ci rientrerai mai.
Perché stai riordinando otto tubini neri di varie lunghezze e pensi davvero di rimetterli dentro?
Provane almeno uno. Lo vedi? Guardati.
E quella camicia lì? Non l’hai messa mai negli ultimi cinque anni, c’è bisogno di dire altro?
Mi alzo. Sono stanca di ascoltarmi. Io lo so. So tutto.
Aspetta che chiudo.
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E qua si chiude il cerchio. Il nostro buco nero. Ecco dov’è! È nell’armadio!
Esatto!
Che tragedia l’armadio: lo apri e la domanda “Trovi che sia ingrassata?” diventa improvvisamente un’affermazione.
Infatti alcune cose le tengo giusto per provarle e dire “visto! ci entro ancora”
Pero’ dai… non ci credo che nel tuo armadio non c’e’ nemmeno un capo color becco d’anatra :-))))))))))))
(se non l’hai capita, vai a leggerti il blog delle rane…)
Cmq per il resto sottoscrivo: io ho fatto repulisti in estate, ho fatto su due sacconi giganti di cose che, nei precedenti raid, avevo rimesso dentro in base al “non si sa mai” (filosofia di mia madre)…
In realtà pare che il colore fosse “becco d’oca”. E io e tua madre abbiamo la stessa filosofia (forse quasi la stessa età).
e non hai nemmeno figlie femmine 🙂
Così non posso fare danni 😉
Tanto ce l’avete tutti il becco d’oca. Sappiatelo. ;-P
Quello è il momento di fare i sacchi per la Caritas. Altro trucco: avere armadi non sufficientemente capienti: il turnover del vestiario è praticamente obbligato 🙂
Questo trucco degli armadi non capienti io lo uso, mio malgrado.
Io sono più brava e riesco a farci stare tutto lo stesso, indipendentemente dalla capienza. (Buon pranzo)
E becco d’oca sia!
Va bene, lo confesso, io e Cris possediamo entrambi un maglione di questo colore, e ce lo siamo pure comprato da soli, senza trame occulte di madri e commesse! 😀
Proposta: blograduno a cui sia obbligatorio indossare qualcosa color becco d’oca. O d’anatra. O anche di papero, se preferite.
Mondiamoci pubblicamente dei nostri peccati cromatici!
Appoggio l’idea del blog raduno anatrato. 🙂
io ho un paio di jeans taglia 40
che terrò per sempre perchè prima o poi ci rientrerò..
invece ho portato alla caritas un cardigan delle medie (sì sì quell’epoca lì..purtroppo tengo tutto) verde prato con ricamate le papere…
avessi saputo del paperaduno….mannaggia
Sono pericolosissimi, gli armadi ;-*
moooltoooo pericolosi! (Grazie di essere passata).