Diciannove anni fa, più o meno a quest’ora, siamo andati nella casa nuova e abbiamo lasciato le chiavi agli amici perché potessero riempirci il letto di riso e tappezzarci le pareti di carta igienica.
Ti ho chiesto se avevi chiamato il ristorante e tu hai risposto “sì, è tutto a posto”.
Poi sono tornata a casa dei miei ho messo in ordine le cose e i pensieri, come faccio sempre, e ho dormito col mio bambino nella stanza che tante volte ci ha visto abbracciati.
“Mamma, domani ci sposiamo.” “Ci sposiamo, sì.”
Del mattino dopo non ricordo molto. Marco che correva su e giù per il corridoio, la sarta col vestito, il parrucchiere che non mi diceva l’ora perché eravamo paurosamente in ritardo.
Poi Daniela che si è messa a piangere e tuo cugino che si vantava dell’alettone montato sulla macchina che mi doveva portare in chiesa. Il bouquet sbagliato, mio padre che mi aiutava a scendere e mi diceva quanto ero bella. Tu che all’altare mi chiedi in dialetto come va. E tanta gente, davvero tanta; la gente che ci ha accompagnato in quella storia strana che è stata la nostra vita. Ognuno a suo modo e comunque tutti lì.
Marco che dorme tra noi due nel tragitto in macchina, gli zingari accampati davanti al ristorante, il nostro tavolo che non c’era e tutto il tempo in piedi a parlare coi parenti.
Ricordo la stanchezza, l’acconciatura che non riuscivo a sciogliere, tuo fratello che è rimasto fino a tardi a farci compagnia seduti sui divani nuovi.
Domani sarà un’altra volta il 25 aprile.
Nonostante tutto siamo stati bravi. Davvero.
Quando leggo post così ecco io penso due cose, che sono felice di conoscervi e che vi voglio bene.
Siamo bravi anche a sceglierci gli amici. Grazie.
bravi bravi bravi :*
Buon anniversario :*
Che belli che siete.
Grazie a tutti.
Ma congratulazioni!
E bbbravi! 🙂